Dal Vangelo secondo Matteo 13,54-58
Nella memoria di S. Giuseppe lavoratore, la liturgia ci offre questa pagina del vangelo di Matteo, dove Gesù è detto il figlio del falegname.
Gesù ha seguito obbediente e docile il suo padre putativo anche nel lavoro di artigiano nella bottega di Nazareth, ha amato sottoporsi a questa disciplina e ci ha insegnato cos’è l’umiltà e l’impegno del lavoro quotidiano.
Pur essendo il custode del Figlio di Dio, San Giuseppe ha dovuto faticare con il suo lavoro per mantenere la sua originale famiglia e ha insegnato certamente a Gesù le virtù della perseveranza e dell’onestà.
Signore, per intercessione di S. Giuseppe, fa che attraverso il nostro lavoro, possiamo crescere nella tua grazia e compiere sempre la tua volontà.
B.giornata. pln
Il lavoro e’ una componente fondamentale nella vita dell’ essere umano per poter far fronte alle necessita’ quotidiane, ma e’ anche uno strumento utile per ” contribuire a realizzare ” un Disegno piu’ ampio. Accompagniamo i nostri figli , dando loro la possibilita’ di seguire le loro attitudini e facendo loro apprezzare, ove possibile, anche i lavori piu’ umili. A volte siamo tentati a fornire ai ragazzi ideali di lavoro legati ad una maggiore remunerazione, con il rischio che il lavoro stesso sia solo un fatto remunerativo. ( voglio fare un lavoro , non importa quale e come, l’ importante e’ che mi faccia guadagnare tanto). Tutti i lavori vanno bene, l’ importante e svolgerli con passione e onesta’.